Cratere attico a figure nere con Eracle e Nesso che ha rapito Deianira

Cratere attico a figure nere con Eracle e Nesso che ha rapito Deianira 

520-500 a.C.

Dalla tomba 371 della Banditaccia, Cerveteri

IV H, Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini

©Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Archivio fotografico. Fotografo Mauro Benedetti

L’inganno sul fiume Eveno

Il vaso che sta osservando si chiama cratere ed era usato nei banchetti per mescolare vino, acqua e miele. Venne ritrovato tra il 1908 e il 1930 durante gli scavi nella Necropoli della Banditaccia che fa parte del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. 

Il vaso in questione rappresenta un episodio del mito di Eracle, voi lo conoscete? 

Adesso ve lo racconteremo. Durante il viaggio verso Trachine, l’eroe Eracle e la sua seconda moglie Deianira si ritrovano ad attraversare il pericolosissimo fiume Eveno. Nel loro tragitto incontrano il centauro Nesso, che aveva il compito di traghettare i passanti attraverso il fiume. Il centauro si offrì di traghettare Deianira, mentre Eracle li avrebbe seguiti a nuoto. 

Voi vi sareste fidati? Eracle si fidò, ma presto si pentì. L’eroe si rese conto che non solo il centauro stava fuggendo con la sua amata ma stava tentando perfino di violentarla. 

Come potete osservare nella parte centrale del vaso il centauro sta tentando di difendersi da Eracle con dei sassi presi dal fiume. Eracle però ebbe la meglio scagliando un’unica freccia intinta nel sangue dell’Idra, famigerato mostro a 7 teste. Il centauro colpito a morte dona a Deianira un’ampolla contenente il suo sangue velenoso. Ed è qui l’inganno! Il centauro mentì a Deianira sussurrandole che avrebbe potuto utilizzarlo come potentissima pozione d’amore da usare con il marito. 

Passò del tempo e finalmente Deianira usò la pozione bagnando la tunica che avrebbe indossato Eracle. Perché lo fece? Era molto gelosa di Iole, figlia del re Eurito, ucciso da Eracle. Deianira consegnò la veste a Lica, che aveva il compito di portarla a Eracle. Lui la indossò e immediatamente iniziò a soffrire: la tunica si incollava al corpo, la carne si lacerava riducendolo a brandelli. Eracle colpito dal dolore immenso scaglia Lica lontano nel Mare Egeo (da qui nacquero le isole Licadi).

Deianira presa dai sensi di colpa, dopo aver realizzato di essere stata ingannata dal centauro Nesso, si impiccò.

Ascoltata la tragica storia, la prossima volta che incontrerete un centauro, vi fiderete?

 

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